venerdì, gennaio 04, 2008

Contro ogni numero chiuso

Quest'anno per la prima volta lo sbarramento tra triennale e specialistica rischia di dare i suoi risultati...
Non tutti i laureati triennali potranno proseguire il loro ciclo formativo con la specialistica nella nostra facoltà.

I posti previsti dal bando per il corso di Relazioni Internazionali sono 240, le prescrizioni sono state 375 di cui 213 laureati tra luglio e marzo 2006, 162 laureandi tra novembre 2006 e marzo 2007, il conto è presto fatto: circa 135 studenti rimarranno fuori.

A regolare questa selezione è stata addirittura creata una "commissione" per redigere la graduatoria definitiva che terrà conto di alcuni parametri: voto di laurea triennale, media dei voti, coerenza del curriculum.

Si rende così inutile il provvedimento che consentiva ai laureati di marzo di accedere ai corsi della specialistica subito dopo la laurea senza perdere un anno accademico (non ci saranno più posti).

L'aumento di spazi derivante dalla costruzione della nuova sede faceva sperare in un'inversione di tendenza riguardo la politica di accesso ai corsi di studio, in realtà tutto questo è stato ancora una volta disatteso.

Anche l'università pubblica diventa così accessibile a una ristretta cerchia di privilegiati: si introducono parametri, si creano sbarramenti, si espellono studenti dai corsi, non rendendosi conto che la spendibilità della triennale è nulla e che senza la laurea specialistica si viene considerati poco più che diplomati.

IL PROSSIMO ESCLUSO POTRESTI ESSERE TU!

Oggetto: Interrogazione Cdf inerente la Mobilità e Numero Chiuso

A) Il bando di studi per l’ A.A. 2005-06 della Facoltà di Scienze Politiche dell’ Università Roma Tre per la laurea di primo livello (3anni) prevede un numero programmato di acceso di 800 studenti così ripartiti: 500 Scienze Politiche + 150 Pubblica Amministrazione + 150 Consulente esperto.

B)La laurea magistrale (2anni) in Politiche Pubbliche prevede un numero chiuso di 100 posti; la laurea magistrale (2anni) in Relazioni Internazionali prevede un numero chiuso variabile da 120 a 200.Il bando per la laurea magistrale (2anni) in Relazioni Internazionali prevede complessivamente un numero di posti variabile “subordinatamente all’esistenza, alla data di inizio del corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali del A.A. 2005/2006, della richiesta copertura di docenza, con riguardo a docenti in servizio a quella data o a posti in organico banditi entro la stessa data”.

C)Nel caso in cui le domande d’iscrizione alla laurea magistrale (2anni) eccedano il numero chiuso è prevista dall’art. 4 del bando la formulazione di una graduatoria rispondente ai seguenti criteri: 1) Voto di laurea 2) Media voti 3) Coerenza laurea magistrale con curriculum triennale.

D)L’accesso senza debiti formativi alle Magistrali è vincolato dalla rispondenza a quote minime formative per ambiti disciplinari.

E)L’art. 6 del Bando Lauree Magistrali dell’ A.A. 2005/2006: “non sarà ammesso al primo anno della laurea magistrale […] il candidato per il quale, sulla base della prescrizione, sia dichiarato un debito formativo totale superiore a 60 c.f.u. […]”. Alla luce di quanto riportato sopra, con riferimento ai punti C-3, D, E, la mobilità formativa, obiettivo cardine della riforma universitaria Zecchino, risulta minata nei suoi tratti essenziali.

Il vincolo della coerenza della laurea magistrale con il curriculum della laurea triennale, impedisce di fatto una piena e completa mobilità non soltanto fra diversi Atenei, non soltanto fra le diverse facoltà all’interno di uno stesso ateneo ma addirittura fra i corsi di laurea all’interno di una stessa facoltà.

La soggettiva assegnazione dei crediti formativi per singola materia fra diverse facoltà e diversi atenei, nell’ambito dell’autonomia didattica, rende disomogeneo il criterio di attribuzione dei debiti formativi nonché ambiguo e discrezionale lo stesso criterio richiamato al punto D.

Oltre ai citati criteri di ammissibilità è previsto un tetto numerico di complessivi 300 posti per i due corsi di laurea magistrale che rendono oltremodo impraticabile la mobilità decantata dalla riforma e impossibile il compimento del ciclo formativo fino ai livelli più alti da parte di tutti e 800 gli studenti iscritti al primo anno di laurea triennale.

Alla luce di quanto riportato, in considerazione dell’art. 34 della Costituzione Italiana, risultano incontrovertibili le contraddizioni tra obiettivi e risultati della riforma Zecchino e chiare le limitazioni del diritto allo studio, poste in essere con l’istituzione del numero chiuso per le lauree specialistiche. Accogliendo gli auspici espressi dal prof. Mazziotta nell’ambito della relazione tenutasi in occasione della conferenza didattica d’ateneo del dicembre 2005, la lista studentesca Co.Scienze Politiche e il Collettivo Scienze Politiche chiede la revisione delle quote di accesso per la laurea magistrale, affinché venga garantito a tutti gli studenti della laurea triennale la possibilità di portare a compimento il proprio percorso formativo con il conseguimento della laurea magistrale.

Il Rappresentante degli Studenti – Co-Scienze Politiche. Collettivo Scienze Politiche

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