lunedì, febbraio 16, 2015

Censura sionista a Roma Tre: solidarietà a Ilan Pappé

Apprendiamo con sdegno la notizia della settimana scorsa sull'annullamento dell’incontro “Europa e Medio Oriente: oltre gli identitarismi” previsto per lunedì 16 febbraio al Centro di Studi italo-francesi di Roma Tre, al quale avrebbe dovuto partecipare, fra gli altri, lo storico israeliano Ilan Pappé, da anni impegnato nel denunciare la violenza sionista che si abbatte ogni giorno sul popolo palestinese.

Gli organizzatori sono venuti a conoscenza della revoca della sala e del ritiro del Logo dell’ateneo tramite una e-mail nella quale i motivi della revoca non sono precisati, mentre quelli del ritiro del Logo per vizi procedurali sono del tutto infondati. Asserendo di aver letto sui social network e su alcuni siti, nonché di aver appreso da alcuni colleghi, che alla base dell’accaduto ci sarebbero state forti pressioni da parte della Comunità ebraica di Roma al fine di non permettere il regolare svolgimento dell’iniziativa.

Troviamo a dir poco grottesco che in un ateneo pubblico si impedisca lo svolgimento di un incontro di approfondimento su un argomento così importante, negando tra le altre cose ai propri studenti un’opportunità di confronto, dialogo e formazione. Alla luce di tutto ciò, ci sorge spontanea una domanda: come mai è così importante per Roma Tre l’opinione della Comunità ebraica di Roma in merito alle attività che si svolgono all'interno della nostra università?

Negli scorsi anni è capitato a più riprese che si svolgessero delle iniziative con ospiti a noi sgraditi, ma la nostra opinione non è mai stata presa in considerazione, contrariamente a quanto avvenuto in questa circostanza da parte del Rettore.
Esprimiamo la nostra solidarietà a Ilan Pappé e agli organizzatori dell’iniziativa. La gravità dei fatti, data la condotta omertosa da parte di Roma Tre, ci porta a ribadire il nostro diritto di formarci e autoformarci: non accettiamo alcuna forma di censura, preventiva e non, da parte degli organi d’ateneo.