martedì, dicembre 21, 2010

Ma quali eccellenze? Ma quali fondazioni? Vogliam le dimissioni!


Tombola al rettorato. "Dimissioni! Dimissioni!". Lo hanno gridato a gran voce, all'indirizzo del rettore Guido Fabiani, un centinaio di studenti dell'università di Roma Tre che hanno compiuto un blitz al Rettorato di via Ostiense. "Armati" di striscioni e volantini hanno inscenato una sorta di tombola nel cortile delle Facoltà mentre era in svolgimento il Senato Accademico che avrebbe dovuto varare la nascita di una Fondazione, la Cestia, che gestirà parte del patrimonio dell'ateneo. "Non ci piacciono i vostri numeri - spiegava uno studente - A noi piacciono il 14, data del grande corteo di martedì scorso. Il 22, giorno del corteo di domani. A voi il 90, quello del governo della paura. Invece l'unico numero che dovreste darci è quello delle vostre dimissioni".
Gli studenti hanno poi fatto irruzione al Rettorato lasciando davanti alla sala del Senato Accademico un paio di spazzoloni da bagno. Poi i ragazzi sono scesi nel parcheggio per impedire pacificamente l'uscita del rettore Guido Fabiani e dei Senatori accademici.



Da Repubblica.it http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/21/news/proteste_studenti-10447506/

sabato, dicembre 18, 2010

Domenica 19 – Iniziativa a sostegno delle spese legali

mercoledì, dicembre 15, 2010

Comunicato di Solidarietà

I movimenti uniti di roma Sud intendono esprimere la totale condanna della repressione esercitata oggi dalle forze dell'ordine, e la fraterna vicinanza agli arrestati e le arrestate, con l'assoluta volontà di seguire attentamente l'evolversi della situazione e dichiarano l'integrale solidarietà ai compagni e le compagne private della propria libertà.
Sequestrati durante una manifestazione che ha unito, per le strade di Roma, tutte le realtà di movimento italiane, scese in piazza contri questo governo ed il sistema di potere autoritario e violento che rappresenta.
La radicalità espressa è un chiaro segnale di malessere, di rabbia e della volontà di cambiamento generalizzate di tutto il tessuto sociale, di tutte le persone scese oggi in strada, che stanno subendo non solo la “crisi” ma anche la brutalità impositiva di un apparato di gestione politica ed economica, che oggi ha ribadito una volta di più la sua natura.
La giornata di oggi è un passaggio di quei percorsi di studenti, di spazi sociali, di generazioni di precari e di assemblee che ribadiscono la volontà di superare la mera opposizione ad un singolo governo per parlare di beni comuni e di redistribuzione generalizzata della ricchezza. Quello di oggi non è che un passaggio all'interno di un progetto di riappropiazione degli spazi e dei tempi delle nostre vite. Le mobilitazioni non cesseranno e pretendiamo l'immediata liberazione di tutti i compagni e tutte le compagne arrestate oggi.

domenica, dicembre 12, 2010

Programma 13/12 di Scienze Politiche Roma3 Occupata


Programma di Lunedi’ 13 Dicembre 2010 @ Scienze Politiche Roma 3 Occupata

-Ore 8:30 Colazione sociale

-Ore 9:00 Comunicazione a tappeto: intervento a lezione, volantinaggio, megafono e passaparola!

-Ore 10:15 Il prof. Antonelli discuterà con gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche su Università, Società dell'informazione e Modelli di Sviluppo.

-Ore 13:00 Pranzo Sociale

-Ore 14:00 Assemblea di Facoltà sul continuo della mobilitazione a partire dal giorno dopo (14 dicembre)!

-Ore 16:30 Workshop/lezione con ricercatori/trici

-Ore 18:30 Aperitivo!

venerdì, dicembre 10, 2010

FONDAZIONI PRIVATE? FESTA PUBBLICA! STARTS H 22


Il Senato Accademico è stato cancellato!
Contro chi vuole tutto privatizzato!

Libera Facoltà Aperta,
Scienze Politiche in Festa!

START AT 22.00 MASSIVE PULSE!
Verso Martedì 14!

Comunicato dalle facoltà occupate sul rinvio del Senato Accademico


In merito allo spostamento del Senato Accademico di Roma Tre previsto per il 14 dicembre, gli studenti e le studentesse delle facoltà occupate e i soggetti in mobilitazione, intendono ribadire quanto segue: la comunicazione diramata dal rettorato sulle motivazioni di tale scelta omette di dire che la mobilitazione nell’ateneo è rivolta tanto al Ddl Gelmini quanto ai progetti di Fondazione privata, Scuola d’Eccellenza e Agenzia di Ricerca.
Lo spostamento, con tutta evidenza, è dovuto alla determinazione che il movimento a Roma tre, anche attraverso le occupazioni, ha saputo esprimere in queste settimane.
Nessuno pensi, infine,  che spostare il senato accademico durante le prossime festività o peggio ancora in concomitanza delle sessioni d’esame possa garantire ai suddetti progetti un percorso di approvazione tranquillo.
Non smetteremo di portare avanti la nostra mobilitazione e di opporci alla scuola di eccellenza come ulteriore canale di selezione e discriminazione, alla delega ai privati della gestione di parti dell’ateneo e alla sottomissione della ricerca agli interessi di una cricca di super-baroni.
Siamo tutti e tutte eccellenti.
Lettere occupata, Scienze Politiche occupata, Architettura occupata, Dams occupato
Studenti e studentesse in mobilitazione

giovedì, dicembre 09, 2010

APPELLO ROMA3 14 DICEMBRE

Il 14 dicembre sarà una data chiave per i movimenti sociali del nostro paese: il giorno in cui tutti i soggetti oppressi dalle politiche dei tagli, della privatizzazione e della repressione assedieranno Montecitorio per sfiduciare questo governo.Un governo che, in linea con le politiche dei governi precedenti, attacca i diritti dei lavoratori e dei precari, smantella l’università e la scuola pubbliche, privatizza i beni comuni. Un governo che salva banche e privati, presentando il conto della crisi - che queste stesse banche e questi stessi privati hanno provocato - ai migranti, alle donne, agli studenti, ai lavoratori e alle lavoratrici di questo paese. 
Per noi studentesse e studenti, vittime di un disagio profondo e generalizzato che va ben oltre i contenuti della riforma Gelmini, questa data assume una doppia importanza: dopo giorni di mobilitazione contro un ddl che dà il colpo di grazia all’università pubblica, giorni che hanno visto migliaia di studenti bloccare intere città in tutta Italia, il voto al senato è stato rinviato a dopo la votazione della (s)fiducia. Una piccola grande vittoria per il movimento, che dimostra come le pressioni sociali possano puntare a ottenere dei risultati concreti e addirittura influenzare l’agenda politica. 
Nonostante questa vittoria, le mobilitazioni nelle università e nelle scuole non rallentano, continuano le occupazioni e le iniziative di riflessione politica in vista del 14 dicembre. Anche a Roma3 la mobilitazione studentesca è tutt’altro che in fase di riflusso: già dall’inizio della settimana sono state rilanciate le occupazioni a Lettere, al Dams e a Scienze Politiche mentre proseguono assemblee, iniziative e blocchi della didattica ad Architettura, Giurisprudenza, Ingegneria. Un clima di fermento che, tuttavia, non basta a fermare i progetti di fondazione privata e scuola d’eccellenza che il rettore Guido Fabiani è determinato a portare avanti contro il parere del corpo accademico e di studenti e studentesse.
Impaurito dalle numerose contestazioni di noi studenti, che più volte hanno manifestato la loro opposizione ad un progetto di privatizzazione calato dall’alto, il rettore Fabiani ha deciso di confondere le acque, spostando ripetutamente la data del senato accademico che dovrà approvare la scuola d’eccellenza, nei giorni in cui l’attenzione mediatica sarà rivolta altrove, prima al 9 dicembre, poi - guarda caso - al 14.Nascondere dietro una data cruciale per la vita politica del nostro paese, una scelta altrettanto fondamentale per il futuro dell’università di Roma 3, è il frutto di un bieco tatticismo che non intendiamo far passare sotto silenzio.
La posizione del rettore rispetto alla riforma Gelmini è da tempo nota, non solo alla luce delle sue dichiarazioni – l’ultima pubblicata sul Riformista una settimana fa – in cui sminuisce e denigra le proteste degli studenti e dei ricercatori sui tetti dei tre atenei romani, ma anche e soprattutto per il suo rifiuto a comunicare con le altre anime dell’università, cercando riparo sotto l’ombra della politica nazionale. L’obiettivo di Fabiani è infatti quello di far approvare lo statuto della fondazione direttamente dal ministero, prima che questa riforma e questo governo cadano, mettendo gli studenti e il corpo accademico di fronte al fatto compiuto.Appare chiaro dunque come la posizione del nostro rettore in merito alle politiche universitarie sia perfettamente in linea con il disegno di legge Gelmini a cui ci opponiamo da sempre. 
Intendiamo denunciare le politiche di controllo e di silenziamento del rettore nei confronti delle proteste portate avanti da studenti e ricercatrici: le bacheche rese inagibili tramite vetrate e lucchetti, le telecamere da grande fratello spuntate magicamente nelle facoltà mobilitate non riusciranno a spegnere il conflitto degli studenti che oggi più che mai chiedono a gran voce una revisione strutturale del modo di funzionare dell'università! 
Le occupazioni di questi giorni parlano di un'altra università in movimento, fatta dalle studentesse, dagli studenti e dai loro desideri di conoscenza, non asservibili agli interessi di mercato: ed è a partire da questa esperienza piena di occupazione e di autogestione nella nostra università che ci sentiamo di rivolgere un invito alla relazione a tutti quei soggetti che in questi anni, e in particolare in queste settimane, si sono battuti per il carattere pubblico dell'istruzione e della cultura in genere: a partire dagli studenti del mondo della scuola, colpito dalla furia devastatrice delle riforme Moratti e Gelmini, passando per i lavoratori precari della cultura e dello spettacolo che, già privi di diritti, sono vittime dei tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo, per arrivare ai ricercatori e ai docenti precari.
E' tempo di smettere di abbassare la testa!Non basta dimostrare la contrarietà alla Gelmini e al governo Berlusconi, c'è bisogno di riprendersi la parola e il diritto a decidere. Per questo motivo siamo sempre più determinati a riprenderci i nostri tempi e i nostri spazi, attraverso blocchi della didattica, occupazioni delle facoltà, autogestione di aule. Perché i nostri tempi di vita e di formazione sono radicalmente incompatibili con la gabbia dei ritmi che ci impongono!
Reclamiamo servizi e casa, gratuità dell'accesso all'università e alla formazione, rimozione degli sbarramenti al percorso universitario, abolizione della proprietà intellettuale, moltiplicazione delle borse di studio e dei posti alloggio sganciati da logiche meritocratiche.
Reclamiamo un'altra didattica e il diritto a decidere della nostra formazione, perché riteniamo che la parcellizzazione e frammentazione dei saperi non produce altro che precarizzazione e controllo. 
Sosteniamo il diritto all'autogestione e all'autogoverno di didattica e ricerca attraverso iniziative, discussioni, workshop, seminari autogestiti, feste, riappropriazione di spazi di socialità e relazione continuamente negati da queste riforme. La nostra formazione passa innanzitutto attraverso questi momenti, il sapere vivo che noi produciamo non è riducibile a merce, né misurabile in unità di tempo e crediti formativi!
Il 14 dicembre siamo pronti a ribadire la nostra sfiducia a questo governo e, in generale, a tutti i governi che vorranno portare avanti queste politiche, assieme a tutti i soggetti oppressi del mondo della cultura e del mondo del lavoro. La nostra protesta non potrà non investire anche il rettore Fabiani, che di queste politiche si fa promotore attraverso i suoi progetti di fondazione privata e di scuola d'eccellenza, regalando Roma3 ai privati e accentuando ancor più le differenze di classe al suo interno. Lanciamo quindi un'assemblea plenaria di preparazione al giorno della sfiducia, il 13 dicembre nella facoltà di Giurisprudenza di Roma3, invitando alla partecipazione le studentesse e gli studenti degli altri atenei in lotta, gli studenti medi, i lavoratori e i ricercatori precari, i docenti.
Siamo tutti/e eccellenti!
Contro la riforma non un passo indietro!

Student* di Roma3 in mobilitazione

mercoledì, dicembre 08, 2010

COMUNICATO SCIENZE POLITICHE ROMA3 OCCUPATA


Comunicato da Scienze Politiche Occupata.
Dopo un’assemblea partecipata, è stato deciso che la didattica nella facoltà di scienze politiche proseguirà normalmente nei prossimi giorni.
Allo stesso tempo l’assemblea ha manifestato l’esigenza di ottenere uno spazio fisso all’interno della facoltà per continuare la mobilitazione contro i progetti “Astre” e “Cestia” del rettore Fabiani. Per questo abbiamo deciso di prenderci l’aula A sita al piano terra della facoltà. Questo sarà uno spazio autogestito, giorno e notte, dagli studenti e dalle studentesse che lo attraverseranno.
Contro il governo, la Gelmini e il rettore Fabiani. DIMISSIONI SUBITO.
Verso il 14 dicembre e oltre.
Assemblea di Scienze Politiche Occupata

martedì, dicembre 07, 2010

Scienze Politiche è Occupata.




Gli studenti e le studentesse della Facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre hanno occupato nel pomeriggio di oggi, martedì 7 dicembre 2010, per ribadire la propria opposizione al ddl Gelmini e ai progetti di privatizzazione a Roma Tre portati avanti dal rettore Fabiani: fondazione privata Cestia, di scuola di eccellenza Astre e la creazione di un'agenzia di ricerca.
L'occupazione durerà fino al 14 dicembre, in vista della giornata di mobilitazione prevista in quella data contro le politiche governative e contro quelle di Ateneo.
Scienze Politiche Roma3 Occupata

lunedì, dicembre 06, 2010

MARTEDI' 7 DICEMBRE ORE 16 ASSEMBLEA DI FACOLTA'

giovedì, dicembre 02, 2010

NIENTE FIDUCIA!


In ogni parte d'Italia la mobilitazione si è accesa più che mai. A Roma dopo aver assediato il senato e occupato il Colosseo, si è svolta un'altra grande giorna il 30 novembre di fronte alla vergognosa risposta di un governo che non sta a sentire un intero mondo dell'istruzione in rivolta e militarizza, come non mai in precedenza, l'intero centro della capitale. La risposta di Roma Tre è stata l'occupazione della facoltà di lettere per poi partire in migliaia attraverso corteo non autorizzato, passando per via ostiense, esprimendo il totale rifiuto alla creazione delle fondazioni all'interno dell'ateneo con il lancio di uova verso il rettorato. Dopo aver congestionato Roma sud, il corteo si è unito a quello della Sapienza bloccando interamente la città fino ad arrivare alla stazione Termini, occupandola. Nonostante l'approvazione del ddl Gelmini alla camera è stata rinviata ,dopo la fiducia del 14 del governo , la decisione al Senato per il passaggio della riforma.
Quindi noi non molliamo, ritorniamo per le strade, occupiamo università, prendiamo per mano il nostro futuro!
Diciamo no alle fondazioni che vogliono creare all'interno di Roma Tre dentro le porte di un senato accademico nelle quali gli studenti non hanno voce!
Sfiduciamo un governo autoritario ormai alla stregua, quindi la fine del progetto di distruzione del nostro avvenire: la riforma Gelmini.

GLI ESAMI SI RECUPERANO, IL FUTURO SI RIMPIANGE!