sabato, aprile 24, 2010

Blocca il blocco! - Per uno spezzone studentesco al corteo del 25 aprile


Esiste un progetto politico e culturale in atto in questo paese che mira a costruire una società fatta di autorità, controllo e repressione. Le centinaia di migranti reclusi nei CIE, i tagli al mondo della formazione, la privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni, il saccheggio dei territori, l'accentramento dei poteri, la precarizzazione diffusa e i crescenti attacchi al mondo del lavoro, ne sono un minimo ma vivido esempio.
Il governo per compiere questo progetto utilizza le sue strutture giovanili, che perseguono i loro obiettivi politici tramite violenza, odio e intolleranza.
L’organizzazione giovanile filogovernativa Blocco Studentesco parla di una presunta “giovinezza al potere”. Le ultime bravate di questo “movimento” parlano chiaro, e la memoria va dritta a Piazza Navona, Ottobre 2008, mentre l’Onda degli studenti riempiva le strade portando in piazza una forza di rinnovamento che, con la sua determinazione e la sua gioia, scuoteva le acque torbide di un Paese in mano alle Destre e alle forze xenofobe e reazionarie. In quella circostanza, il Blocco e Casa Pound tentarono una sottile operazione di destabilizzazione che andava ben oltre la semplice violenza sui manifestanti e che corrispondeva a un disegno ben preciso: creare un problema di ordine pubblico per impedire alla forza dell’Onda di esprimere tutta la sua potenza vitale. Che la contestazione alla 133 del Blocco e di Casa Pound fosse una “facciata” per nascondere il fatto che agissero in funzione degli interessi del Governo fu chiaro a tutti.
Una contiguità, quella tra “i fascisti del terzo millennio” e l’asse PdL-Lega che si presenta costante nel tempo, come dimostrano la candidatura di Padovan a Verbania nelle liste del PdL e l’appoggio politico ed elettorale a Buscemi, Malcotti, Palozzi (tutti PdL), a Formigoni e alla Polverini per le Regionali.
Un movimento, dunque, che in strada reclama mutuo sociale, diritto alla casa, al lavoro, allo Stato Sociale e grida “giovinezza al potere” ma, di fatto, appoggia un governo che tra le sue fila vanta gente del calibro di Gelmini e Tremonti, responsabili della “macelleria sociale” perpetuata attraverso gli ingenti tagli pubblici che hanno investito scuola, università, sanità e previdenza, e ultra-liberisti come Brunetta, il quale con la retorica dei bamboccioni, ci consegna un’Italia di precari e giovani senza futuro, necessitati a non poter uscire fuori dalle pastoie del familismo.
Il passaggio elettorale di Roma Tre e di Tor Vergata è per Blocco Studentesco il momento di legittimazione a livello universitario: il tentativo, nel nome del “ribellismo” di insediarsi nell’ennesimo organo di potere e da lì sedare ogni forma vera, partecipata e antagonista di movimento degli studenti nel nome del progetto politico e culturale dettatogli da Berlusconi.
Per questo chiediamo alle istituzioni accademiche di non accettare liste apertamente neofasciste, cosi come la Costituzione impone.
Lontani dalle posizioni eversive dell’estrema destra extraparlamentare degli scorsi decenni, i “fascisti del terzo millennio” sembrano più il “braccio violento” dell’attuale governo mentre ciò che hanno ereditato pienamente dai loro “fratelli maggiori” è la violenza e l’atteggiamento squadristico con il quale agiscono quotidianamente: dall’aggressione ad un giovane studente, tra i promotori nel 2007 di una grande mobilitazione degli studenti medi contro la parata militarista del Blocco, in piazza per una manifestazione in memoria delle Foibe, a quella del 2 Febbraio 2009, nel Liceo Mamiani, quando uno studente fu aggredito con calci, pugni e un casco da motocicletta, fino ad arrivare ai fatti recenti di Tor Vergata (un ragazzo con braccio rotto, un altro ferito al setto nasale e ai denti, più 15 giorni di prognosi ad una ragazza con due traumi cranici), alle frequenti minacce e aggressioni ai migranti, e alla bravata di Valco SanPaolo.
Per queste ragioni, lanciamo un appello alla città affinché risponda alla manifestazione indetta dal Blocco Studentesco il 7 Maggio a Piazza Vittorio, con l'apertura di una campagna che con forza chieda l’inagibilità e la non accessibilità a spazi politici di questi signori.
Rilanciamo per questo l’appuntamento fondamentale del 25 Aprile, giornata non solo del ricordo celebrativo della liberazione, ma dell'antifascismo attuale, delle nuove resistenze, costruendo uno spezzone studentesco, che sappia parlare dell'università dentro il contesto complessivo e che sia tappa centrale verso l’opposizione al 7 Maggio.

Studenti e studentesse della Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata

0 comments: