sabato, febbraio 13, 2010

Appello per il sit-in di controinaugurazione di martedì 16 febbraio


Martedì 16 febbraio, presso la facoltà di Economia di Roma3, si terrà l'inaugurazione dell'anno accademico, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Questa celebrazione a nostro avviso è totalmente fuori luogo: perchè l'università pubblica è a un passo dall'affossamento, perchè il nostro ateneo calpesta i diritti dei/lle lavorat* e degli/lle student* e perchè le nostre facoltà sono continuamente teatro di provocazioni e aggressioni da parte di fascisti di ogni risma.
In un contesto simile, ci domandiamo che senso abbia festeggiare l'inizio di un nuovo anno accademico che potrebbe rivelarsi l'anno decisivo per il passaggio verso la privatizzazione della nostra università, e invitiamo per questo gli studenti e le studentesse a partecipare al sit-in che si terrà lo stesso 16 febbraio a partire dalle ore 8.30 davanti la facoltà di Scienze Politiche di via Chiabrera.


-Privatizzazione e Fondazione Roma3-
L'Università italiana è sotto attacco da parte del governo che, per fronteggiare la crisi, ha deciso di risparmiare sull'istruzione pubblica. I tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario hanno costretto gli Atenei italiani a diminuire la qualità e la quantità dei servizi, che già in precedenza non sono mai state brillanti. Il governo ha offerto una scappatoia agli atenei: se non sono sufficienti i fondi pubblici stanziati, c'è la possibilità di costituire delle fondazioni private per intercettare i finanziamenti da banche e imprese.
Roma3, che in materia di privatizzazioni è sempre all'avanguardia, ha già pianificato il percorso da seguire. Il Consiglio di Amministrazione di Roma3, infatti, in totale sintonia con la linea aziendalista e privatizzatrice del governo, ha decretato che uno dei modi per limitare i danni dovuti ai tagli all'FFO sarà la costituzione di una Fondazione Roma3, capace di ricevere i finanziamenti da parte dei privati. Ovviamente questi finanziatori non sono enti di beneficenza, ma agiscono secondo la logica del profitto:io do qualcosa per ottenere qualcos'altro. Un esempio di tutto questo lo abbiamo visto con la questione della fondazione Roma3-Maruffi: i fratelli Maruffi hanno sì donato “gratuitamente” all'ateneo un casale del '600, ma in compenso hanno ottenuto un vitalizio di circa 120.000 euro all'anno.
Se a ciò si aggiungono le disposizioni della futura riforma Gelmini, che prevedono che la metà del consiglio d'Amministrazione degli atenei dovrà essere costituito da privati, il risultato è facilmente prevedibile: coloro che finanzieranno l'Ateneo saranno gli stessi che siederanno al tavolo del CdA.
Una privatizzazione mascherata del nostro ateneo pubblico.


-Diritti dei lavoratori e servizi agli studenti-

Nonostante gli ingenti tagli imposti dal governo, non possiamo dire che Roma3 stia conducendo una seria politica di risparmio. Recentemente l'ateneo ha mobilitato ingenti risorse finanziarie volte all'acquisizione di una serie di stabili dentro e fuori Roma. Inoltre, l'Ateneo ha avviato un processo di esternalizzazione dei servizi con esiti disastrosi tanto per gli studenti e le studentesse, quanto per i lavoratori e le lavoratrici.
Sinteticamente, prima dell'esternalizazzione l'ateneo pagava direttamente i lavoratori per offrire un certo servizio; dopo l'esternalizzazione l'ateneo paga una cooperativa affinchè eroghi quello stesso servizio; il problema è che l'ateneo non solo non paga una cifra significativamente inferiore, ma il servizio è stato notevolmente ridimensionato, qualitativamente e quantitativamente. Il peggioramento del servizio è dato sia dalla diminuzione del monte ore dei lavoratori, sia dal licenziamento o dal trasferimento degli stessi in altre strutture. Il risultato: meno diritti per lavoratori/trici e peggioramento del servizio offerto a studenti e studentesse.
Siamo convinti che sia necessario unire le lotte dei lavoratori/trici e degli studenti/esse, gli uni per tutelare il proprio diritto al lavoro, gli altri per difendere la qualità del servizio.


-Derive neofasciste-
Da sempre Roma3 è stata il laboratorio della destra radicale romana e i gruppi universitari di destra (come ad esempio azione universitaria) sono l'anello di congiunzione tra estrema destra e destra istituzionale. Tale contesto ha fornito la cornice ideale a un'organizzazione neo-fascista come Blocco Studentesco per un tentativo di radicamento nell'ambiente niversitario e territoriale e per ottenere a Roma Tre quell'agibilità politica che gli è stata negata nel resto degli atenei italiani grazieall'azione degli/lle student* democratic* e antifascist*.
Blocco Studentesco è un'organizzazione studentesca neofascista che fa capo a Casa Pound Italia, che si è resa nota in tutta Italia per episodi di violenza, razzismo e criminalità comune. La nostra università non è immune da questo fenomeno: dopo un anno passato ad aggredire ed intimidire gli/le studenti/esse dell'ateneo, questi soggetti ora tentano di ripulire la propria immagine mascherando la loro indole violenta e autoritaria dietro una veste democratica. Tutto questo al fine di presentarsi alle prossime elezioni studentesche e conquistare una carica istituzionale. Riconoscere a questi individui spazi di agibilità politica tali da permettergli di organizzarsi e agire politicamente in questa università e quindi in questo territorio costituisce un problema non solo per gli studenti ma anche per la Roma democratica e antifascista.


Ci appelliamo quindi agli studenti e alle studentesse, ai lavoratori e alle lavoratrici, alle associazioni, ai sindacati alle realtà autorganizzate e a tutte le forze democratiche e antifasciste affinchè partecipino a questo sit in per:
• difendere il carattere pubblico e la qualità dell'istruzione contro le logiche aziendaliste del governo nazionale e d'ateneo
• lottare per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di Roma3, contro le esternalizzazioni e a tutela della continuità occupazionale
• difendere gli spazi di democrazia e di agibilità politica nell'università e nel territorio contro il dilagare delle organizzazioni neo, nazi e post fasciste
• chiedere che venga rispettato il divieto costituzionale di ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma

Assemblea Permanente Studenti/esse e Lavoratori/trici di Roma Tre contro la riforma Gelmini

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